31/08/2014

Prato Piazza e Monte Specie 2307 m.



Nel valico tra Picco di Vallandro (2.839 m) e la Croda Rossa d’Ampezzo (3.146 m) si trova questo speciale gioiello naturale, il magico altipiano di Prato Piazza. Situato a 2.000 m., in un posto idilliaco grazie anche all’accorpamento della regione nel Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies. Un tempo una strada asfaltata collegava la Val Pusteria con la Valle di Landro. Oggi invece solo l’accesso nord per l’altipiano è rimasto asfaltato. L’altopiano affascina inoltre con una vista mozzafiato non solo sul Picco di Vallandro e sulla Croda Rossa, ma anche sul Monte Cristallo, sulle Tre Cime di Lavaredo e sulla Tofana. Prato Piazza è per di più punto di partenza per l’ascensione sulla cima del Picco di Vallandro. Senza fare grandi dislivelli, si può raggiungere facilmente la cima del Monte Specie 2307 m. da dove si gode un panorama di prim'ordine sulle Tre Cime di Lavaredo e fin verso le vette imbiancate dell'Austria. Per chi si vuole muovere nella natura, Prato Piazza è il luogo perfetto, dove stare a stretto contatto con la natura e fare foto meravigliose. 


















Località di partenza: Parcheggio di Prato Piazza 2000 m.
Arrivo: Monte Specie 2307 m.
Dislivello: 307 m.
Tempo di salita: 1,30 ore
Difficoltà: E
Accesso stradale In località Ponticelli pagamento di un pedaggio (8 euro) per salire con auto fino ai parcheggi superiori, nel caso questi siano esauriti, un bus navetta fa la spola sostitutiva.





















Descrizione: si parte dal parcheggio incamminandosi per la strada forestale n.37 che, tutta pianeggiante conduce in una mezz'ora di camminata al Rifugio Vallandro. Sul lato nord del rifugio l'escursione continua sul sentiero n.34, che porta sulla forcella del Monte Specie a quota 2.200 m. Dalla sella è già ben visibile la croce di vetta, si va verso est continuando sul sentiero ed in breve la si raggiunge. Panorama infinito. Rientro per il medesimo percorso fatto all'andata.




Giro delle Tre cime di Lavaredo



Da sempre le Tre Cime di Lavaredo sono il simbolo dell’Alta Val Pusteria e delle Dolomiti, esse esercitano un certo fascino, e da sempre attirano alpinisti ed escursionisti da tutto il mondo. Le Dolomiti rappresentano un vero e proprio paradiso per gli alpinisti, gli escursionisti e gli appassionati di vie ferrate. Ma ci sono anche escursioni adatte a tutti. Una di queste, piuttosto facile, ma molto affascinante è il Giro delle Tre Cime. L'escursione qui proposta non è delle più economiche (24 euro per una vettura a salire al rifugio Auronzo), ma sicuramente la più comoda e veloce.

















Località di partenza: Rifugio Auronzo 2330 m.
Arrivo: Rifugio Auronzo 2330 m.
Dislivello: 338 m.
Tempo complessivo: 3 ore
Difficoltà: E
Accesso stradale da Misurina strada a pagamento.






















Descrizione: dal Rifugio Auronzo inizia la nostra escursione con il sentiero n.105 che per intenderci, va a sinistra del rifugio Auronzo, consiglio questo percorso (in senso inverso a quello solito) onde evitare la lunga processione che porta prima al rifugio Lavaredo e poi al rifugio Locatelli. Il sentiero procede inizialmente in saliscendi sino ad arrivare in breve in un punto estremamente panoramico  con splendida vista sulle Tre Cime, per scendere poi sino in fondo al vallone, passando prima dal rifugio Langalm 2283 m. Ora con una lunga risalita si perviene al rifugio Locatelli 2405 m. Dopo una meritata sosta ristoratrice, ed essersi beati del meraviglioso panorama, non rimane che incamminarsi sul sentiero n.101 (impossibile sbagliare) e ci si dirige prima verso la Forcella Lavaredo 2454 m., per scendere poi al rifugio Lavaredo 2344 m., e successivamente al rifugio Auronzo dove si è lasciata l'auto.


Rifugio Tre Scarperi 1626 m.



La Val Campo di Dentro è conosciuta anche fuori dalla regione per la bellezza del paesaggio e in particolare per i prati di larice che ricoprono l'ingresso della valle e la varietà di piante che la caratterizza. Sul suo versante occidentale si stagliano la Rocca dei Baranci e la Croda dei Baranci, e su quello orientale la Punta dei Tre Scarperi nel Parco Naturale "Tre Cime", inserito nel 2009 nell'elenco del patrimonio naturale e culturale dell'Unesco. Al fine di promuoverne il turismo, da fine giugno a fine settembre dalle 9.00 alle 18.00 la strada che porta nella Val Campo di Dentro è soggetta a blocco del traffico a partire dal parcheggio all'ingresso della valle. Il parcheggio è gratuito. Viene quindi offerto un servizio di bus navetta ogni mezz'ora. Dal parcheggio Campo di Dentro, parallelo alla strada carrabile si snoda il sentiero n.105 per il Parco Naturale. È possibile raggiungere comodamente il Rifugio Tre Scarperi anche a piedi in 1:30 ore.





















Località di partenza: Parcheggio Val di Campo di Dentro 1288 m.
Arrivo: Rifugio Tre Scarperi m.1626
Dislivello: 338 m.
Tempo di salita: 1:15 ore
Difficoltà: E
Accesso stradale
Descrizione: dal parcheggio si sale un tratto di strada asfaltata, al primo bivio si prende il sentiero ottimamente segnato, per sbucare più in alto dove arriva il bus navetta. Di li si continua su strada o su sentiero e in circa 30 minuti si arriva al rifugio. Rientro per il medesimo percorso dell'andata.

Lago di Braies 1494 m.

Nelle leggende del Regno del Fanes il lago di Braies gioca un ruolo importante, come luogo della promessa. Secondo la leggenda il popolo dei Fanes si nasconderà fino alla sua rinascita in un luogo sotterraneo ed inaccessibile. Solo la profondità del lago di Braies e il grandioso massiccio della Croda del Becco "Sas dla Porta" potranno dare loro sicurezza. Ancora oggi, ogni notte di luna piena, si apre la porta del "Sas dla Porta" e una barca con a bordo la Regina dei Fanes e la figlia Dolasilla scivola sul lago...



















Accesso stradale
Per raggiungere il lago, si prende lo svincolo per la Val di Braies, poco prima di arrivare al paese di  Villabassa in Alta Valle Pusteria. Dopo aver percorso alcuni chilometri si incontra un bivi e si va a destra in direzione del lago. Dopo aver passato i paesini di Ferrara e San Vito, si arriva al parcheggio (a pagamento nella stagione estiva, euro 5). Questo percorso è sulla sponda occidentale, piano e largo, mentre sulla sponda orientale è ripido e stretto, con alcune scalinate, nonostante ciò questa bella passeggiata è affrontabile da qualsiasi escursionista in 1 ora.
Curiosità: Nell'estate 2010, sulle sponde del lago di Braies, è stata girata la serie televisiva " Un passo dal cielo", trasmessa da Rai1 nel 2011, incentrata sulla vita di Pietro (Terence Hill), un comandante di squadra del Corpo forestale della Provincia autonoma di Bolzano di San Candido comune che fa parte del Parco naturale dell dolomiti di Sesto, in Alta Valle Pusteria. Nell'estate del 2012 è stata girata la seconda serie della fiction. Dal 2012 si tengono delle competizioni di curling sulla superficie ghiacciata del lago durante la stagione invernale.(fonte Wikipedia)

22/08/2014

Lago Nero 2007 m.


Escursione a monte del lago artificiale di Malciaussia in alta Valle di Viù con cista sul Rocciamelone 3538 m., per dimensioni è il secondo lago naturale delle Valli di Lanzo, dopo quello delle Unghiasse 2468 m. in Val Grande. Stupenda la fioritura di rododendri a inizio estate; una leggenda vuole che, al venerdì sera, nei pressi dello specchio d'acqua si ritrovino le "masche" per celebrare i loro riti.





















Località di partenza: Lago di Malciaussia 1805 m.
Arrivo: Lago Nero 2007 m.
Dislivello: 202 m.
Tempo di salita: 1:15 ore  
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.2  1:50.000, Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale
















Descrizione: lasciata l'auto si continua sulla sterrata che costeggia la sponda del lago. Oltrepassati i casolari di Pietramorta si attraversa il tratto finale del lago su un ponticello, poi ad un bivio, si va a sinistra (a destra si sale al rifugio Tazzetti). Si segue l''evidente traccia arrivando in breve ad un colletto (solitamente occupato da un gregge di pecore) da dove si ha un bel colpo d'occhio sul lago sottostante. Si continua sul percorso per un tratto pianeggiante, per riprendere poi a salire con alcuni tornanti. Mantenendo sempre la sinistra e seguendo le indicazioni, si intraprende un lungo traverso ascendente sino ad un dosso erboso, entrando così in vista del Lago che si raggiunge con una breve discesa. Il rientro avviene per il medesimo percorso.

18/08/2014

Alpe di Costapiana 2046 m.


Facile e panoramicissima, un vero balcone su buona parte delle Alpi.Se non viene fatta nei mesi estivi, la strada potrebbe risultare ancora chiusa da una sbarra all'inizio, quindi bisognerà mettere in conto una mezz'ora circa di cammino in più.
 














Località di partenza: Colle della Forchetta 1666 m.
Arrivo: Alpe di Costapiana 2046 m.
Dislivello: 380 m.
Tempo di salita: 2:15 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC. n.2  1:50.000, Valli di Lanzo e Moncenisio
Accesso stradale









Descrizione: dal panoramico Colle della Forchetta ci si incammina lungo la sterrata in leggera salita. Ci si sposta poi sul versante della Valle Tesso costellata di alpeggi e mandrie al pascolo. Segue un tratto in salita, si oltrepassano alcuni alpeggi,e ci si riporta sul versante della Valle di Lanzo. Un ulteriore tratto pianeggiante e molto panoramico va a tagliare le pendici di Punta Giasvej, altri tornanti fanno prendere quota e consentono di raggiungere l'Alpe di Monastero 1970 m., (possibilità in questo punto di tagliare i tornanti). Ancora un breve tratto in piano ci conduce al Lago di Monastero 1992 m., il pezzo successivo porta all'Alpe di Coassolo 2032 m. Si ignora la deviazione a sinistra per continuare sulla strada principale che, con un semicerchio a destra passa a monte del Lago. Si ignora un'altra deviazione verso sinistra che conduce al Colle di Perascritta 2154 m., quindi, giunti a una selletta, occorre scendere sul versante opposto affacciandosi sul versante della Valle Tesso dove si trovano l'Alpe di Costapiana. Si ritorna per il medesimo percorso.

 



16/08/2014

Rifugio Valasco 1763 m.



 Bella e breve escursione che permette di visitare uno dei luoghi più suggestivi delle Alpi Marittime,  un ampio pianoro solcato da numerosi torrenti, è il Piano del Valasco, Al suo centro sorge il rifugio Valasco ex palazzina di caccia voluta da Vittorio Emanuele II, un tempo abbandonata, ora riportata  alla luce dopo ottimi lavori di ristrutturazione. Buon panorama circostante.
prima







 
adesso
























Località di partenza: Terme di Valdieri 1390 m.
Arrivo: rifugio Valasco 1763 m.
Dislivello: 373 m.
Tempo di salita: 1:15 ore
Difficoltà: T/E
Cartografia: IGC. n.8  1:50.000 Alpi Marittime e Liguri
Accesso stradale Superato lo stabilimento termale, si segue la strada sulla destra in direzione del Vallone del Valasco e poco dopo si parcheggia l'auto. Il parcheggio (a pagamento, 3,50 euro al giorno) è soggetto a regolamentazione. 



















Descrizione: dal posteggio, molto semplicemente si segue la strada sterrata in direzione del Piano del Valasco, se si continua sulla strada sterrata il percorso è valutato Turistico, nel caso si voglia seguire poco più avanti il sentiero a sinistra il percorso diventa Escursionistico. La strada sale sempre con moderata pendenza compiendo diversi tornanti fino ad una cascata che troviamo sulla sinistra, la quale preannuncia l'ingresso al Piano del Valasco, dove oltre al bel panorama, troveremo una moltitudine di gitanti. Il ritorno si effettua per il medesimo percorso.

13/08/2014

Chalets Des Acles 1870 m.



















La Vallèe de la Clarèe offre all'escursionista la possibilità di ammirare luoghi belli e suggestivi. Gita molto facile e adatta a  tutti, permette di raggiungere un luogo molto bello che da un senso di pace, la borgata si trova adagiata sui dolci pendii erbosi al di sotto di Punta Charra. Il panorama salendo risulta parecchio interessante, bellissime vedute sul fondovalle e su Nevache. Arrivati alla borgata il panorama va dalla Punta Charra alla Grand'Hoche (molto conosciute del versante italiano). Interessanti gli scorci (senza sporgersi troppo) anche sul canyon scavato dal torrente Des Acles.

























Località di partenza: Plampinet 1482 m.
Arrivo: Chalets Des Acles 1870 m.
Dislivello: 408 m.
Tempo di salita: 1:30 ore 
Difficoltà: T
Cartografia: IGC. n.1  1:50.000, Valli di Susa, Chisone e Germanasca
Accesso stradale  nei mesi estivi da Bardonecchia si raggiunge la Valle Stretta e per il Colle della Scala, si raggiunge Nevache, si gira a sinistra in direzione di Plampinet dove è possibile posteggiare l'auto.
















Descrizione: dal parcheggio, si attraversa il ponte e si entra nella borgata stando sulla strada asfaltata chiusa al traffico non autorizzato, dove una indicazione  ci mette sull'itinerario. Inizia così la salita sulla sterrata, con interessanti vedute su Plampinet, salendo il panorama si amplia sulla Vallèe de la Clarèe. Si arriva poi ad una ex postazione militare  posizionata al margine di un profondo canyon (pericoloso sporgersi) molto frequentato dagli amanti del canyoning (non è raro vederli scendere dal ripido sentiero per raggiungere il torrente). La strada sale ora nel Vallone Des Acles, si continua la salita sempre su modesta pendenza, raggiungendo in breve tempo la cappella di Saint-Roch. Ancora un breve tratto di strada a lato del torrente e si arriva infine alla bellissima conca prativa dove si trovano gli Chalets des Acles. Il ritorno si effettua per il medesimo percorso.