30/05/2014

Ferrata di Rocca Bianca 715 m.

E' curioso come, dopo averla percorsa decine di volte in questi anni io non abbia mai recensito questa ferrata sul mio blog. E' una ferrata piacevole divisa in due parti ben distinte; facile la prima parte e adatta a tutti, più fisica e interessante la seconda, alcuni tratti esposti e verticali, un ponte tibetano abbastanza lungo, la rendono assai piacevole.














Periodo: tutto l'anno
Difficoltà: PD/AD+
Dislivello complessivo: 350 metri
Tempo complessivo: 3 ore 
Accesso stradale  parcheggiare in un piazzaletto antistante l'istituto di riposo per suoreci si incammina verso la base della falesia chiamata Anticaprie, di qui in poi i cartelli conducono all'attacco della ferrata.











Descrizione: la ferrata si divide in due parti, la prima molto facile su roccia appoggiata è adatta anche ai principianti, alla fine di questa prima parte di circa mezz'ora è presente una via di fuga.
Il secondo tratto, raggiungibile dopo una breve camminata nel bosco è decisamente più impegnativo ed esposto. Con un susseguirsi di placche e spigoli si arriva al ponte tibetano, lungo 8 metri e con un cavo più alto dell'altro, per cui le persone basse di statura dovranno allungare una longe, oppure (scelta consigliata) percorrere il cavo come fosse un ponte delle scimmie, utilizzando solo il cavo verso valle. Chi comunque non se la sentisse di percorrere il ponte, esiste una scappatoia a lato. Rimane ora un'ultima placca aerea ed inclinata e un ultimo muro dove termina  la ferrata. Per la discesa si percorre il sentiero ben segnato nel bosco all'uscita della ferrata.

23/05/2014

Stadio Olimpico Parco delle Vallere La Loggia



VIDEO della gita:

Area attrezzata le Vallere
Istituita con l'apposita legge regionale n. 37 del 9 dicembre 1982, questa Area attrezzata nel 1990 è entrata a far parte delle aree protette della fascia fluviale del Po. L'Area attrezzata Le Vallere si estende su una superficie di 130 ettari (di cui 34 di proprietà regionale) e sorge alla confluenza fra il torrente Sangone ed il fiume Po, nei territori comunali di Moncalieri e, in misura minore, di Torino.
Area attrezzata del Molinello
L'Area Attrezzata del Molinello si estende su una superficie di 242 ettari, fra i comuni di Moncalieri e di La Loggia ed è delimitata a est dall'autostrada Torino-Savona, a sud dalla Tangenziale di Torino e ad ovest dal Po. La zona è oggetto di rilevanti ed interessanti interventi di riqualificazione ambientale, volti ad allontanare dalle sponde del Po e del Chisola. Quando saranno ultimati i lavori di rinaturalizzazione dei laghi di cava e saranno completate le strutture per la fruizione e lo sport, unitamente alle piste ciclabili ed ai bacini per lo sci nautico (già esistenti), il Molinello, considerata la vicinanza alle città di Torino, Moncalieri, Nichelino, Trofarello e La Loggia, diventerà uno dei principali centri di svago della zona a sud di Torino.
Percorso molto bello di circa 32 Km. A/R, adatto a qualsiasi tipo di bicicletta. Partendo dallo stadio Olimpico si percorre corso Agnelli sino davanti all'ingresso della Fiat, poi a sinistra per corso Traiano (che diventerà in seguito corso Maroncelli). Giunti all'angolo con via XXmiglia consiglio di attraversare a destra e dirigendosi poi a sinistra in corso Trieste verso Moncalieri. Si incontra poi una curiosa passerella (comoda con rotaie per la bici), che ci consente di portarci dalla parte opposta, proprio all'ingresso del Parco delle Vallere. Ora si procede in direzione di Moncalieri seguendo la ciclabile che dopo un po ci porta ad attraversare il corso (tratto in cui fare molta attenzione alle auto) e passare poi sotto la ferrovia (zona mercato). Il tratto successivo ci porterà sino all'attraversamento della Chisola, di li si dovrà reperire un ponticello a sinistra dove, attraversato il canale di irrigazione, si dovrà andare a destra e, costeggiando il medesimo sino a La Loggia, godendo dei bellissimi scorci sul fiume Po, e con un pochino di fortuna si potranno avvistare splendidi aironi.



05/05/2014

Casotto di Fumavecchia 1670 m.


Siamo all'estremità del Parco Naturale Orsiera Rocciavrè nel comune di Villar Focchiardo. Dal casotto parte un sentiero che porta in circa 30 minuti al Pian dell'Orso 1906 m., dove su un grande pianoro si trova la Cappella della Trasfigurazione con l'annesso bivacco. Luogo delizioso e panoramico, infatti salendo lungo la strada sterrata, in primavera inoltrata si incontra una enorme quantità di maggiociondoli, alberi eleganti che in genere, nel mese di maggio come suggerisce il nome producono lunghi grappoli di fiori giallo oro. Questa pianta non viene attaccata da parassiti o malattie, i suoi semi sono molto velenosi, quindi si sconsiglia di toccarli.





















Località di partenza: Alpe Fumavecchia inf. 1300 m.
Arrivo:  Casotto di Fumavecchia 1670 m.
Dislivello: 370 m.
Tempo di salita: 1:30 ore
Difficoltà: T
Cartografia: IGC. n.17  1:50.000 Torino Pinerolo e bassa Valle di Susa
Accesso stradale














Descrizione: si continua lungo la sterrata tra i molti alberi di maggiociondolo con scorci panoramici sulle cime, dal Civrari all'imponente Rocciamelone. Se si è partiti da quota 1300 m., si giunge dopo circa 30 minuti ai pascoli dell'Alpe Fumavecchia 1440 m., e sempre seguendo la ponderale, in un'ora circa, si raggiunge il Casotto di Fumavecchia 1670 m., dove termina la strada. Per chi vuole continuare l'escursione, parte a sinistra del casotto un evidente sentiero che attraverso vegetazione rada porta in 30 minuti al Pian dell'Orso 1906 m. Il ritorno avviene per il medesimo percorso.

02/05/2014

Capp.del Bandito e. Mad.della Neve

Facile escursione tra i boschi della Valle Malone, lungo stradine e ampie mulattiereParticolarmente indicato l'autunno per via dei colori o in inverni con poca neve. Il dislivello è quasi assente, il tratto più lungo di salita si fa al ritorno. Discreto punto panoramico.




























Località di partenza: San Bernardo di Corio 970 m.
Arrivo:  Cappella del Bandito 997 m. Madonna della Neve 917 m.
Dislivello: 100 m.
Tempo di salita: 1 ora  
Difficoltà: T
Cartografia: IGC. n.21 1:50.000 Il Canavese da Ivrea a Chivasso
Accesso stradale




Descrizione: si prosegue sulla strada che diventa sterrata ignorando le deviazioni sulla sinistra. In poco tempo si arriva ad un bivio più evidente dove si deve andare a destra (a sinistra si sale alla Testa Brusà 1351 m.) Un breve tratto di strada e, ad un nuovo bivio, si va ancora a destra (sbarra di divieto). Si arriva così alla Cappella del Bandito 997 m. Sul lato opposto si nota una evidente traccia che passa sulla destra di una casetta. La si segue e si inizia a salire leggermente, restando sempre in prossimità della cresta. Raggiunto il culmine di un dosso, si inizia a scendere un breve tratto più ripido fino ad entrare su una strada sterrata. Si ignora una deviazione a sinistra per proseguire in discesa. Si arriva dove la strada spiana tra le betulle, e sulla sinistra si trova una baita-rifugio di proprietà del Gruppo Alpini di Rocca Canavese, e poco oltre si trova la Cappella della Madonna della Neve. Il ritorno si può effettuare per il medesimo percorso, oppure arrivati al precedente bivio, un cartello indicante Cappella del Bandito ci riporta all'inizio passando sulla parte bassa del percorso compiendo un bel giro ad anello ed evitando di fare in salita il sentiero dell'inizio.