20/10/2014

Madonna di Ciavanis 1875 m.

Ripeto questa escursione a distanza di tre anni, questa volta salendo prima dalla strada e ridiscendendo dal sentiero. Scelta azzeccata visto il caldo anomalo della giornata iniziata con una copertura nuvolosa che poi si è gradualmente dissolta regalandoci splendidi panorami complice i meravigliosi colori autunnali di questo periodo e la compagnia di una ventina di parapendii in volo, molto facile da trovare in questo posto. Qui il link con la relazione della gita:
http://verticalemanontroppo.blogspot.it/2011/11/santuario-madonna-di-ciavanis-1875-m.html






















18/10/2014

Punta Dormillouse 2587 m.

Montagna tipicamente escursionistica, ma di soddisfazione; l'inizio è su comoda sterrata, poi su buon sentiero sempre molto evidente. Il tratto per raggiungere il Col de La Lauze, non presenta difficoltà ma, può rivelarsi insidioso in presenza di neve; è preferibile quindi fare questa escursione in estate. Dal Colle alla vetta si sale ancora per sentiero, non è esposto, ma il percorso è abbastaza aereo. Dalla vetta il panorama è straordinario, il Pelvoux e la Barre des Ecrins identificabili con facilità, dalla parte opposta il Monviso svetta elegante, davanti a noi lo Chaberton.























Località di partenza: Village du Soleil, spiazzo a quota 1885 m.
Arrivo: Punta Dormillouse 2857 m.
Dislivello: 700 m.
Tempo di salita: 2:30 ore 
Difficoltà: E
Cartografia: IGC. n.1  1:50.000, Valli di Susa Chisone e Germanasca
Chaberton















Dal parcheggio si sale per un tratto lungo la strada asfaltata in direzione Claviere, fino ad incontrare una stradina sterrata chiusa con una sbarra e l'indicazione per lo Chaberton. Si sale per la carrareccia nel bosco di larici (stupendo in autunno), trovando una prima deviazione indicante ancora lo Chaberton, si tratta di una scorciatoia che taglia la strada per riagganciarsi più avanti. Si  ignora invece una seconda deviazione sulla destra; giunti a quota 2160 m. circa, in prossimità di un tratto che curva si incontra un bivio importante, dove occorre stare attenti. Bisogna ignorare la strada principale che continua a destra e  proseguire invece a sinistra un tratturo molto ripido che rapidamente sale di quota. La strada ora diventa sentiero e sale fino ad un bivio ben segnalato a quota 2425 m.Si piega decisamente a sinistra per il Col de La Lauze, il sentiero sale costanteverso il valico,già ben visibile tagliando i ripidi pendii della punta Lauzin. Senza difficoltà si raggiunge il passo a quota 2529 m., al cospetto di Pelvoux e Barre del Ecrins (non è stato il mio caso, ma non importa). Dal colle si svolta a sinistra e si segue un'aerea cresta (senza difficoltà in assenza di neve) toccando infine il punto culminante individuato da un cumulo di pietre. La discesa avviene per il medesimo percorso di salita.




13/10/2014

Bric del Vaj 583 m.


 Il Bosco del Vaj è considerato riserva naturale e si estende per circa 70 ettari sulla collina torinese nel comune di Castagneto Po. E' il punto più alto a 583 m., il Bric si raggiunge in meno di un'ora di tranquilla camminata adatta a tutti, con un dislivello minimo, (110 m.) Sicuramente il periodo migliore è l'autunno, per via dei colori. Sono stati creati quattro percorsi su sentiero alquanto particolari, che spaziano tra favole, matematica e mitologia.   



























Località di partenza: Parrocchiale di Castagneto Po 473 m.
Arrivo: Bric del Vaj 583 m.
Dislivello: 110 m.
Tempo di salita: 1 ora
Difficoltà: T
Accesso stradale arrivati nei pressi della parrocchiale, si posteggia. 





















Descrizione: partendo dalla parrocchiale, dopo circa 1 km si arriva all’ingresso e sulla mappa della bacheca si può scegliere con quale percorso iniziare. I quattro percorsi sono: “Samir e il bosco”, “Matematica e natura”, “Tempo e natura” e “Mitologia degli alberi”. Il primo, il più breve è adatto anche ai bambini, il più lungo dura circa 2 ore. Se invece si continua sempre sulla sterrata, in meno di un'ora si arriva al Bric del Vaj. 


05/10/2014

Alpe Sellery a valle 1545 m.


Molto facile arrivare all'alpe Sellerey a valle, si raggiunge con una semplice camminata su comoda strada sterrata. Volendo proseguire si può raggiungere l'alpe Sellerey superiore situata a 1726 m. in circa 1 ora di marcia aggiuntiva. Altra alternativa, prima di arrivare all'alpe Sellerey a valle è possibile con una breve deviazione a sinistra (sempre per strada sterrata) raggiungere comodamente il rifugio Osservatorio per l'ambiente Alpino. Questo percorso diventa nel periodo invernale una bellissima gita da effettuare con le ciaspole, solamente sino al rifugio Osservatorio. 





























Località di partenza: Tornante a 1150 m. sopra Forno di Coazze (strada per Pian Neiretto)
Arrivo: Alpe Sellerey a Valle 1545 m.
Dislivello: 495 m.
Tempo di salita: 1:30 ore 
Difficoltà: T
Cartografia: IGC. n.17  1:50.000 Torino Pinerolo e bassa Valle di Susa
Accesso stradale  dopo il campeggio "I Pianas" ad un tornante sulla destra si stacca una strada poderale ben visibile per via di alcune bacheche illustrative. Qui è possibile parcheggiare l'auto.
l'oasi di Loja Scura















Descrizione: si imbocca la strada sterrata, ad inizio percorso è presente la fontana del Biutun, si prosegue e a circa metà percorso si incontra l'oasi di Loja Scura, con panche e tavoli ed una bella cascatina generata dal torrente Sangone. Si ignora poi, un primo cartello che indica il sentiero che porta al rifugio attraverso il bosco e si prosegue sempre sulla sterrata. Quando si esce dalla zona boschiva, si incontra un bivio segnalato, a sinistra attraversando il Sangone, in breve si arriva all'Osservatorio Alpino. Proseguendo ancora sulla strada principale si raggiunge l'Alpe Sellerey a Valle (vendita di formaggi),volendo continuare ancora si può arrivare all'Alpe Sellerey superiore. Si ritorna per il medesimo percorso dell'andata.